Un Soffio Soltanto |
2004
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E. Montale - December '98 - Esilio - Inadatta - Un soffio soltanto - Bambina - Niente - Il tango delle pianure - Endless trip - Un soffio soltanto (Alternate take)
Formazione Gianmario Liuni (pianoforte e tastiere), Daniela Panetta (voce), Sandro Cerino (sax, clarinetti, flauti e chitarra), Maria Teresa Battistessa (clarinetti), Giulio Visibelli (flauti), Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso), Alessio Pacifico (batteria), Elio Marchesini (percussioni)
Testi: Mara Cantoni
Composizioni originali e arrangiamenti: Gianmario Liuni tranne "Il tango delle pianure" (A. Cappelletti) ed "Endless trip" (S. Cerino)
Milano - 16,18,19 ottobre 2004 Advice Music CD AM005 |
PRESENTAZIONE |
“Un soffio soltanto” nasce dall'esigenza di approfondire il mio rapporto con la voce umana quale prodromo e musa della voce del pianoforte. Il mio modo di fare Jazz è sempre stato caratterizzato dalla liricità sia dei temi che delle improvvisazioni, da un'esigenza melodica profondamente innata quale espressione intima e sincera della personalità. In questo contesto la voce umana diventa occasione per la scrittura di temi pregnanti ma anche la spinta decisiva ad un'improvvisazione che ne continui il pathos. Per far questo si ha bisogno di testi intensi che evochino quasi da soli il canto. Ho trovato quello che cercavo nelle belle poesie di Mara Cantoni, poetessa ed autrice teatrale. E. Montale è stata un'interessante esperienza di arrangiamento a tre mani di un brano da me composto in omaggio al grande poeta, seguendo il filo delle parole del Mottetto XVI (dai “Mottetti”):
Il fiore che ripetedall'orlo del burratonon scordarti di me,non ha tinte più liete né più chiaredello spazio gettato tra me e te.Un cigolìo si sferra, ci discosta,l'azzurro pervicace non ricompare.Nell'afa quasi visibile mi riporta all'oppostatappa, già buia, la funicolare.(E. Montale)
Ringrazio di cuore Sandro Cerino per la dedizione e la passione che ha voluto riservare a questo progetto. Così ringrazio tutti i musicisti per la serietà dell'impegno e la passione profusa: Maria Teresa Battistessa per l'affascinante suono “classico”. Daniela Panetta per il calore e le belle vibrazioni della sua voce, interprete fedele delle più diverse e profonde pieghe dell'anima. Giulio Visibelli per i soli sempre adatti, sensati, pieni di un calore trattenuto nei limiti dell'eleganza e della naturalezza. Alessio Pacifico vero poeta della batteria e insostituibile riferimento ritmico per la mia musica. Tito Mangialajo Rantzer perché più lo ascolto e più mi stupisco di quante cose belle si possano fare con uno strumento difficile come il contrabbasso. Elio Marchesini per aver donato i suoi ricercati colori alle mie composizioni.
Gianmario Liuni (note di copertina) |
RECENSIONI |
Recensione tratta da "Musica Jazz": Da un lavoro precedente di Liuni, "Mottetti", proviene il brano iniziale, ispirato a un testo della raccolta omonima di Montale e arrangiato dal pianista assieme al suo maestro Cappelletti e a Cerino, presenza costante e multiforme in tutto l'album anche grazie a un uso giudizioso della sovraincisione: l'affascinante ricerca timbrica affidata ai soli fiati di Cerino e Battistessa serve da preludio e introduzione al disco. In December '98 e Un soffio soltanto la combinazione della linea melodica, dell'arrangiamento e della voce espressiva ma misurata di Daniela Panetta riescono a cogliere il senso profondo dei testi poetici di Mara Cantoni, restituendoceli con una dimensione aggiuntiva. Assai suggestivi sono anche gli strumentali Esilio (in cui il leader si ritrae nel ruolo di compositore e arrangiatore, affidando il brano cogitabondo all'insolito dialogo tra l'ottavino di Visibelli e il flauto basso di Cerino, arricchito dalla morbida marimba di Marchesini) e il Tango delle pianure scritto da Cappelletti e arrangiato da Liuni per pianoforte, tastiere e ancora l'espressivo flauto di Cerino. Un soffio soltanto è proposto in quintetto e in trio (pianoforte, voce e contralto): nella prima versione Cerino è più abrasivo, spinto dalla ritmica di Pacifico e Rantzer; l'atmosfera della seconda è più meditativa e le due letture creano un interessante contrappunto. Francesco Martinelli - (Musica Jazz, anno 62°, n.3, Marzo 2006)
Recensione tratta da "Jazzit": Una predisposizione all'impalpabile, alla levità sfuggente, permea la personalità di Liuni, pianista misuratissimo, parsimonioso nel melodiare ma abile nel condurre l'ensemble. E difatti è proprio l'insieme dei musicisti che riesce a esprimere il senso poetico del lavoro, costruito attorno alle parole di Mara Cantoni, cui è stato aggiunto uno splendido componimento di Eugenio Montale.La correlazione tra i testi e le musiche è vissuta come un momento di socialità tra i partecipanti, dacché ognuno di loro contribuisce a corroborare il messaggio. Inadatta è il brano che mostra la più smaccata vocazione teatrale – parrebbe quasi una canzone da musical -, e che riluce per la migliore performance di Daniele Panetta, per il suo modo chiaro ed esplicito di intonare le parole. In Un soffio soltanto il nesso tra musica e liriche si fa più stretto, inscindibile, grazie anche al sax di Sandro Cerino. Piccoli componimenti per piccoli brani, raccolti in un disco leggero ed essenziale come un'edizione tascabile. Gianpaolo Chiriacò (Jazzit, anno 8 n° 34 Maggio-Giugno 2006) |